Nonostante il vento forte e il mare mosso, tantissimi atleti sono arrivati da tutta Italia e da mezza Europa.
Tre le distanze proposta dagli organizzatori per quest'anno che celebrava la terza edizione: 1800, 3500 e 5000 metri.
Io ero iscritto alla 3500.
Partenza ore 11:30 sotto ad un cielo plumbeo e con vento forte e mare con onde da un metro...
Mentre indosso la muta vedo intorno a me un sacco di nuotatori fisicati, alcuni non indossano neanche la muta! Ma vedo anche tanta gente normale che si vuole solo godere una giornata di sport in una cornice naturale straordinaria.
Per quanto mi riguarda, il nuoto non è certo lo sport nel quale eccello, ma l'anno scorso mi ero divertito molto a fare la 1800 e quest'anno dovevo esserci a provare la 3500...
Ci siamo.
Siamo allineati sulla spiaggia in attesa della sirena del via. Guardo il mare e capisco che sarà durissima. Il vento forte fa increspare le onde e tutta la parte di andata verso l'isolotto di Bergeggi non è riparata perché si gira esternamente e alla tua sinistra c'è solo mare aperto!!!
Mentre penso queste cose sento il giudice che spara il via...si parteee
Mi butto in acqua e sento forte la sferzata dell'acqua fredda che mi entra nella muta e mi corre lungo la schiena. Rimango prudentemente esterno alla tonnara e non prendo colpi ma la prima boa è troppo vicina e arriviamo tutti insieme in un ingorgo di braccia e gambe pazzesco, in più c'è legato alla boa il pattìno dei giudici che, spinto dalle onde, invade lo spazio oltre la boa stessa creando caos e obbligando gli atleti a girare attorno anche al pattìno...prendo più botte li che alla partenza...
Finalmente il gruppo si sfilaccia e ognuno prende il suo ritmo. L'andata verso l'isola di Bergeggi fila via abbastanza veloce, mi sento bene, ho preso un pregara e un gel endurance.
Mi sento in forza e le braccia girano bene. Non a neanche tanto freddo.
Quando arrivo vicino allo scoglio però le cose cambiano. Sento fortissimo il vento e il mare grosso che si infrange sulla roccia torna indietro intrappolandoti in un un turbinio di onde.
Sono sballottato a destra e a sinistra...mi viene il mal di mare...ma la cosa peggiore è che non "trovi l'acqua", le bracciate si perdono nell'aria perché quando passi l'onda rimani sospeso e non trovi trazione...Durissima!
Eppure vedo intorno a me altri atleti che riescono ad avanzare sembra senza fatica. E' il punto in cui mi superano in tantissimi.
Nel ritorno faccio veramente fatica, il vento contro è fortissimo e "spruzza" la cresta delle onde...nella mia testa mi sembra di vedere le immagini delle regate di coppa America solo che non sono sulla barca!!!
Mi concentro e cerco di nuotare lungo, tirando bene la parte subacquea della bracciata. Mi sembra di non avanzare!
Alla fine riesco a portarmi i vista dell'ultima boa, devo solo tenerla sulla sinistra e poi virare verso la spiaggia. Mancheranno 500 metri. FORZAAA!
Finalmente vedo l'arrivo, spingo più che posso e nuoto finche non tocco la sabbia con le mani e allora mi alzo in piedi. FINITA!
Alla fine 1ora e 17 minuti di lotta per fare 3500 metri in un mare bellissimo ma che quando s'incazza ti sbatte come foglia al vento!
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