mercoledì 19 giugno 2013

CusioMan Pettenasco, la gara.

16 Giugno 2013, e' il giorno del triathlon medio di Pettenasco!

Mi alzo alle 5:30, l'appuntamento con mio fratello e gli altri ARC e' per le 6:45, colazione con cereali, crusca,  avena in polvere, siero del latte, integratori di magnesio, calcio, vitamina D e B.
Preparo due borracce da 75 con i sali, un mezzo panino con la bresaola, 1 banana, 4 crostini integrali farciti con marmellata, un gel pregara enervit e 2 minipack gel da 25 di enervitene sport.
Mi massaggio con il magnesio le gambe e sono pronto!
Arrivo sul posto abbondantemente in orario, fa gia caldo e sudo mentre preparo la bici.

E' sempre emozionante pero' stare nella zona cambio e vedere tutti gli altri atleti intorno a me impegnati e concentrati nel compiere i gesti di preparazione alla gara. Li osservo un po', alcuni scherzano e cazzeggiano con i "vicini di transenna", altri compiono i loro gesti con meticolosa precisione, quasi come un mantra propiziatorio, come un rito scaramantico, altri ancora rimangono seduti in disparte con lo sguardo serio in cerca di concentrazione...
La bici e' ok, esco dalla zona cambio e deposito la borsa, mi avvio verso il lago con la muta sulle spalle.
Sono le 9:10, tra 20 minuti si parte!... mi butto in acqua per testare la temperatura, buona direi.
Ormai manca pochissimo, la partenza e' dall'acqua e quindi siamo tutti immersi come asparagi ad aspettare che il giudice suoni la sirena. Do un'ultimo sguardo alla boa gialla la in mezzo al lago per memorizzare la direzione e VIAAA, PARTE LA TONNARA!!!
Mi tengo molto defilato sulla destra per evitare il tritacarne della partenza e cerco subito il mio ritmo senza farmi trascinare. Fino alla prima boa si fa fatica a trovare spazio e si nuota uno sopra all'altro, fatica doppia.
Poi il gruppo si sgrana per bene, finisco il primo giro e mentre esco dall'acqua quardo il garmin: 16min45sec. Ottimo mi dico, mi ributto per il secondo giro ma faccio molta piu' fatica, il lago si e' alzato e le onde disturbano la trazione. Aumento il ritmo, penso di stare andando forte, ma quando esco il garmin segna 38min! Azz, pensavo meglio... Mi dirigo di corsa verso la zona cambio e ho un dolore fortissimo al piede destro, mentre uscivo dall'acqua, nell'alzarmi, ho messo il piede su una roccia aguzza.
"Non hai tempo per pensare al dolore" mi dico!


Casco, occhiali e via sulla bici... Parto subito forte e bevo dalla borraccia. L'idratazione oggi e' fondamentale. Due giri del lago, scia vietata. Sara' una bella fatica!
Il percorso e' bello mosso, con salite pedalabili alternate a strappi molto duri e a discese abbastanza tecniche con alcune curve pericolose. L'asfalto e' tutto sommato in buone condizioni, ma la gestione del traffico non e' stata organizzata al meglio. Comunque spingo cercando di tenere un ritmo leggermente superiore al mio solito. Passo le prime due salite lughine ma pedalabili, senza problemi. Poi arriva il muro, un tratto veramente duro con pendenze fortissime, da fare tutto in apnea in piedi sui pedali. Poi arriva la prima discesa, la piu' tecnica, ripida e insidiosa. Un po' di saliscendi dolci e poi una lunga salita lieve che porta sopra ad Omegna, dove si trova il ristoro e parte la discesa, questa volta veloce e meno tecnica, che riporta sul lungolago. Da qui circa 6/7 km e si ritorna a Pettenasco. Il primo giro mi vola, mangio il mio panazzo con la bresaola che e' una goduria, bevo molto e riesco anche a godermi il paesaggio, il secondo giro invece soffro come un cane!
Comincio a sentire la temperatura che sale, il sole picchia sulle spalle e brucia, le gambe fanno sempre piu' fatica a girare e le salite sono un martirio! Arrivo allo strappo duro, impreco, urlo, sputo bile avvelenata, le gambe bruciano, il cuore martella all'impazzata.
Soffro.
Vedo in cima la chiesetta con il campanile. Devo arrivare li. E' l'ultimo sforzo, 5/600mt e poi la discesa.
Non mollo, mi alzo sui pedali e spingo piu' che posso. Finalmente sono in cima, il pezzo piu' duro e' passato.
Ora so che arrivero' in fondo!
Finalmente sono in dirittura di arrivo, vedo la curva per la zona cambio. Il mio garmin segna 2h36min a 30.4 di media...sono sbalordito!
Entro in zona cambio, appoggio la bici, metto le scarpe e VIAAA di corsa...
Guardo il Garmin che al tempo totale mi da 3ore e 26min...forse riesco a stare sotto le 5 ore!
Mi carico come una bestia!
Parto ad un ritmo troppo forte, il primo km a 4:39...devo rallentare ma sono gasato dal tempo in bici...rallenta testa dura, rallenta. Niente, la testa non molla, vuole insistere. E allora ci pensa il corpo a farmi rallentare. Le gambe si induriscono, sono in acido lattico totale. Il percorso poi e' tutt'altro che piatto! 3 giri da 6,5km belli ondulati con la consueta salita spaccagambe in corrispondenza del giro di boa.
Per fortuna nelle corse, come nella vita, qualunque salita, anche la piu' dura, alla fine lascia il posto alla discesa! Inizio il secondo giro ma ormai ho rallentato di brutto, sono sui 5:15 in pianura e sui 6:00 in salita.
Il caldo mi spacca, subisco la strada, non comando piu' io.
Gambe forti ubbidiscono, gambe deboli comandano. E ora sono in balia delle mie gambe. Deboli!
Il terzo giro e' un supplizio,  mi fermo ai ristori perche non riesco piu a bere correndo. Ma vado avanti, il pensiero che manca pochissimo mi da vigore ed energia anche se ormai il sogno di stare sotto le 5 ore e' svanito.
Alla fine vedo il traguardo, lo speaker che mi incita sul rettilineo finale. Braccia al cielo e solito vortice di emozioni bellissime.

I miei tempi ufficiali sono stati:
Swim: 39:33
Bike: 2:38:47
Run: 1:46:59
ToT: 5:09:25

E anche questa avventura e' finita.

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