mercoledì 4 giugno 2014

Ironman 70.3 Switzerland

Bello, bello, BELLO!
Questa volta me lo sono proprio goduto questo IRONMAN, le verdi e pulitissime colline svizzere hanno fatto da splendida cornice alla mia fatica e il risultato è stato molto soddisfacente!
Domenica 1 giugno, sveglia alle 5:40, colazione a base di cereali e avena, un po' di frutta e una barretta. Carico la bici in macchina e mi dirigo alla zona partenza, purtroppo la logistica questa volta non è delle migliori, l'albergo dista circa 10km dal ritrovo ma a Rapperswil era tutto esaurito!
Comunque la giornata promette bene, poche nuvole all'orizzonte, cielo azzurro, il sole che sorge, poco vento. L'unica cosa è l'aria freddina. Da montagna.
La zona cambio chiude alle 7:40, devo sbrigarmi a fare le rifiniture: borraccia, integratori sulla bici, pressione ruote, controllare che sia tutto a posto nelle bags, prendere i giusti punti di riferimento per i cambi...




Sono in ultima batteria, quindi parto alle ore 9:00, i primi sono partiti alle 7:55. Mi preparo e provo l'acqua...freddissimaaa...16 gradi...meno male che ho la cuffia in neoprene



 Partenza dall'acqua, mentre aspetto in linea mi si gelano i piedi, poi il giudice chiama i 30 secondi ed inizia il conto alla rovescia.
Ed è a questo punto che succede.
Sempre.
Per un attimo mi estraneo dal contesto, chiudo gli occhi, il corpo si predispone in modalità gara, il cuore si posiziona in modalità massima performance e il cervello si attiva per codificare tutti i segnali che arrivano e trasformarli solo ed esclusivamente in energia per raggiungere un unico obiettivo: il traguardo.
Sono carico come una molla, non sento più il freddo né vedo il sole. E' un attimo di introspezione totale, di sintonia con me stesso...fino allo sparo del giudice, il via. Allora parte la solita tonnara e riprendo contatto con la realtà.
Un unico giro di 1,9km nel lago, mi tengo molto a destra vicino alle boe che sono disposte a formare un corridoio, impossibile sbagliare strada. Cerco di nuotare facile, lungo e con bracciate potenti. Il lago è calmo, scuro e freddo. Sento la fronte gelata e l'acqua che entra dal collo mi fa rabbrividire.
Sulle boe più grosse c'è scritta la distanza, sono ai 1000mt, gia oltre la metà e sento che ho energie da spendere e quindi aumento la frequenza e metto i piedi. Vedo in fondo il gonfiabile blu dell'uscita e spingo ancora. Arrivo al molo e gli addetti mi aiutano a tirarmi su. Il garmin segna 35min. Buono.
Ho un attimo di mancamento quando inizio a correre verso la transizione, mi cedono le gambe. Sarà il freddo? Cammino una decina di passi e i piedi formicolano, segno che il sangue sta scendendo. Riprendo a correre fino alla blue bag.
 
Mi cambio con calma asciugandomi e assicurandomi di non dimenticare nulla. Il sole splende, ma prendo lo stesso la mantellina che comunque non userò.
Corro verso la mia BABY in carbonio che mi aspetta in griglia.
Il percorso in bici è composto da 2 giri da 45km con 2 salite durette ogni giro. Parto forte nei primi 10km pianeggianti tengo un bel ritmo sopra ai 35km/h poi arriva la prima salita, non lunga ma ripidissima che mi imballa un po' le gambe. Cerco il mio ritmo e salgo costante. Il pubblico è calorosissimo, continua ad incitare e festeggiare. L'atmosfera è fantastica, mi godo questi momenti e li faccio miei. Scollino con le gambe infuocate e recupero un po' nel mangiaebevi che segue per 3/4 km poi so che arriverà l'altra salita meno ripida ma lunga più di 10km...
Il paesaggio è piacevolissimo, prati verdi e colline scoscese da dove ti rapiscono panorami mozzafiato sul lago ingioiellato dal sole.


Mentre affronto la seconda salita mi lascio trasportare dalla bellezza del luogo, ma la fatica si sente ma non mollo, mi ero prefissato di chiudere la frazione in bici sopra ai 30 di media e ce la devo mettere tutta. Finalmente in cima, mi idrato per bene e poi mi butto giu per la discesa lunga e senza particolari insidie. Tocco i 67km/h e  mi diverto! finita la discesa mancano 15 km di saliscendi al giro di boa, purtroppo controvento e faccio fatica a tenere i 30. Giro di boa a esattamente 1h31min, in perfetta tabella di marcia. Riparto per il secondo giro che mi succhierà molte energie ma alla fine chiudo in 3h05min a 30km/h di media. Bene

Inizia la parte più dura. La corsa. Non perché la soffra particolarmente, anzi la frazione di corsa è quella che preferisco, ma perché non sono preparato al meglio. L'infortunio al polpaccio mi ha portato via tanto tempo e ho nelle gambe solo 14/15km buoni, poi sarà un'incognita.
Esco dalla zona cambio a razzo, il mio garmin mi dice 4:41 per i primi 3 km...mi sento bene, le gambe girano, ho solo molta sete perché il sole a picco scalda parecchio, ma i ristori sono molti e ben forniti. Bevo di tutto, anche del brodo caldo che ho preso pensando fossero sali...I primi 8km volano tra la folla che incita, poi si entra nel centro storico che ti porta in salita fino ai piedi della famosa scalinata spaccagambe: 65 fottutissimi gradini da fare ATTUTTAAA
Li faccio d'un fiato mentre le gambe prendono fuoco, ma non mollo un metro anche se penso che dovrò salirli ancora al 18esimo km! In cima alle scale c'è una discesa sconnessa su ciottolato, lasciare andare le gambe, ma con attenzione. Poi si gira sul lungolago nel centro storico del paese: una cartolina!
Al 15esimo, come previsto, arriva la crisi nera, le gambe non rispondono più, sono vuoto di energia. Mangio 2 pezzi di banana al ristoro e le butto giù con la coca cola...! Stringo i denti e tengo il ritmo che ora si è assestato sui 5 al km. Arrivo alla scalinata, ormai sento l'odore del traguardo affronto ogni gradino come se fosse l'ultimo e poi mi butto in discesa. Arrivo al cartello dell'ultimo km e sento lo speaker in lontananza. Riesco anche ad aumentare il passo! Finalmente imbocco il tappeto blu tra due ali di folla che applaudono. Lo speaker urla il mio nome e io gli do un 5 saltato. Bellissima emozione come sempre tagliare il traguardo.
Che dire, il cuore si riempie di emozioni!





Alla fine chiudo in 5 ore 41minuti, speravo di stare più vicino alle 5:30 ma non fa niente, per il mio livello di preparazione è ottimo cosi!
Un grosso plauso all'organizzazione, veramente perfetta. Le bici custodite, i ristori ben forniti e accessibili, le strade chiuse al traffico, il nuoto ben segnalato e pieno di canoe soccorso, la zona expo ricca e colorata e un mare di atleti!
Un grandissimo abbraccio a mio fratello che ha gareggiato a Pescara nell'IRONMAN 70.3 Italy e ha centrato lo sfidante obiettivo di ottenere lo slot per i mondiali 70.3 in Canada piazzandosi 2 (!) di categoria e 51esimo assoluto (!!!).
Un grazie a tutti quelli che mi hanno seguito...alla prossima gara!

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